Popi, mi racconti una
storia?
Va bene.
Bella, però!
D'accordo.
C'era una volta una
ragazza bellissima. Un giorno il suo fidanzato, che lei amava
moltissimo, dovette partire per la guerra. Avrebbero dovuto sposarsi,
ma il matrimonio venne annullato.
Passarono i mesi. Il loro
paese era sempre più povero a causa della guerra, ma fortunatamente
lei apparteneva a una famiglia benestante e non soffrì mai la fame.
Fu invece buona e generosa, aiutando i poveri e portando loro da
mangiare. Il dolore di quella povera gente attutiva le sue pene
d'amore, e le faceva dimenticare momentaneamente il suo amato. Ogni
tanto le arrivavano delle lettere, che la facevano tanto piangere di
gioia e tristezza.
Un giorno arrivò la
notizia che la guerra era finita.
Da quel momento la
ragazza bellissima iniziò ad aspettare il suo amato, piena di
speranza. Ogni giorno, la mattina presto, infornava dei biscotti a
forma di cuore. Per accoglierlo con tutto il suo amore, pensava. Per
fargli una sorpresa.
Ogni sera, i biscotti
erano ancora tutti lì, in un cestino con un tovagliolo rosso. Allora
lei li portava alla casa dei poveri, dove venivano mangiati con gioia
dai suoi amici.
Giorno dopo giorno, il
paese rinasceva. La sua famiglia era ancora benestante e lei sempre
bellissima, anche se con qualche anno in più. Continuava a fare i
biscotti e a portarli, la sera, alla casa dei poveri, che ormai era
quasi vuota. Le lettere avevano smesso di arrivare, ma giravano delle
voci sul fidanzato infedele della ragazza bellissima.
Lei non volle mai
ascoltarle, e continuò a fare i biscotti ogni giorno, aspettando
sempre il suo amore.
Ma è una storia
bruttissima!
Aspetta di sentire il
finale. Un giorno, stanca di impastare biscotti, decise che era il
momento di chiedere a qualcuno di farli per lei. Assunse delle
aiutanti, e, dato che la casa dei poveri del paese era ormai vuota,
iniziò a vendere i loro prodotti al mercato.
Qualche anno dopo, quando
la fama dei suoi dolci si era sparsa in tutta la zona, comprò un
capannone, ci mise dentro le aiutanti. Iniziò a produrre i biscotti
in larga scala, chiamò l'azienda “Waiting for... Breakfast” e
divenne milionaria.
Ora ha una casa con
piscina, le scarpe col tacco e cento camerieri al suo servizio.
Continua a fare un sacco di beneficenza e dà grande importanza al
benessere delle donne che lavorano nelle sue fabbriche.
E il suo primo amore?
Lui tornò, quando si
sparse la voce che era diventata ricca davvero.
E lei?
Lei gli lanciò una delle
sue scarpe col tacco appena comprate. E lo infilzò nel cuore! Poi
sposò un miliardario che aveva quarant'anni più di lei e che la
aiutò ad espandere il suo commercio di biscotti in tutto il mondo,
facendo diventare la “Waiting for... Breakfast” una
multinazionale ricchissima. Lui poi morì e le lasciò in eredità
tutto il suo capitale.
Popi, a me sembra ancora
una storia bruttissima.
Dipende dai punti di
vista, Pomi... Dipende dai punti di vista...
Va benissimo come sceneggiatura di un film di Tarantino. :)
RispondiEliminadipende seeeeempre dai punti di vista. sempre. :DD
RispondiEliminaNon male come storia!
RispondiEliminama queste sono le fiabe del futuro!
RispondiEliminala racconterò anch'io!
;)
Alex V
Ahahaha che bella questa storia, dipende dai punti di vista certo, ma alla fine m'è scappato un sorriso! Waiting for breakfast, tra l'altro, non è male come nome :)
RispondiEliminaGrazie per il commento nel mio blog, Accabadora è infilato in questa lunga pila di libri per il 2013, come dici tu verso luglio potrei farcela! Hai letto anche altro di M.Murgia? Mi ispira, ma come al solito ci sono sempre mille cose da fare prima...Che amarezza.
Complimenti per il blog, e buon 2013!
Eh i punti di vista possono trasformare cacca in cioccolato!
RispondiEliminaBe', secondo me è una storia a lieto fine... a suo modo;)
RispondiEliminaCuriosità: Pomi e Popi sono personaggi di fantasia o realmente esistenti, seppur sotto mentite spoglie?
;)
LuciusDay
fantasia, ma con qualche spunto da conversazioni reali :)
Eliminahai ragione, dipende dai punti di vista!!!
RispondiEliminaspettacolare!
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