venerdì 12 agosto 2011

rosa senza spine


Un euro, un euro, una rosa solo un euro, compra, un euro, u
Va bene! Ecco, tieni, dammi sta rosa...
Una rosa -solo un euro, solo un euro- viene estratta dal mazzo, passa di mano contemporaneamente all'euro -una rosa, una rosa- dissepolto controvoglia da una comoda tasca dei pantaloni.

Il venditore sparisce, va ad incollarsi a un gruppo di turisti.
Una rosa un euro... E adesso cosa me ne faccio di

A Venezia è sera, i contorni delle case sono sfumati dalla foschia, le persone si accalcano nelle calli verso la stazione, sciarpe coprono i nasi arrossati dal freddo, lui tira su il bavero del cappotto, sta rosa in mano, un euro buttato al vento, non posso neanche infilare le mani in tasca, adesso la butto via, sta cazzo di rosa..

Una ragazza arriva dal senso opposto, frettolosamente, ha un cappotto di lana cotta rosso, e le scarpe che sbattono sul marciapiede, delle scarpe così inadatte, ma si può, a Venezia con i tacchi, ma dai...
Poi un baleno nella mente

"Signorina! Signorina!"
La signorina alza gli occhi e sfila un cuffietta dall'orecchio, rallenta, e nel momento in cui si ferma
"Signorina, ecco, tenga"
Con un sorriso veloce le infila la rosa in mano, la supera e va avanti per la sua strada, velocemente, senza fermarsi un attimo più del necessario. Caccia le mani in tasca e si dilegua nella foschia e nella folla serale, la testa sprofonda tra le spalle.
Lei resta con la rosa in mano, si gira, un po' spersa, lo cerca con lo sguardo ma già non lo vede più; ma com'era fatto, che viso aveva? Chi era?
Ricomincia lentamente a camminare verso la stazione; rigira la rosa tra le dita guantate di azzurro, scorre il gambo senza spine. Cerca di ricordarsi almeno gli occhi del Signor Qualcuno che le ha regalato una rosa rossa e si è dileguato. Magari sarebbe stato l'uomo della sua vita! Si sarebbero incontrati ancora, magari in un posto totalmente diverso, lui l'avrebbe riconosciuta e l'avrebbe fermata, e si sarebbero baciati, alla luce di una luna tonda e bianca, unica testimone di un amore impossibile, e lei avrebbe scoperto che

Mentre continua a camminare, con la felicità che le aleggia attorno e la spinge nelle salite dei ponti in quella sera veneziana così stanca, annusa la rosa. Non ha profumo.
Si ferma, guarda il fiore che tiene in mano, ed è solo una rosa sgualcita e brutta.
La getta nel canale, e continua la sua strada, senza fermarsi ancora.

domenica 7 agosto 2011

un nuovo grande amore

Tu che mi risollevi l'umore, sempre
Tu che sorridi e sai farmi sorridere
Tu che con piccoli gesti mi fai felice.
Tu che dici sempre la cosa giusta. Anche se dici sempre la stessa cosa. Anche se a dirla tutta non capisco quello che dici.

Beh insomma,
ti amo, Mr. Trololo