venerdì 31 ottobre 2014

Perché

Perché perché perché perché.
Perché non ho idee politiche.
Perché non ho una personalità formata, pur avendo anche troppe forme.
Perché non so cosa siano stress, scazzo e stanchezza, anche se ne sono perennemente afflitta.
Perché ho la testa vuota, anche se dovrebbe essere continuamente piena, e ho il cuore sgonfio anche se continuo a riempirlo.
Perché mi sento vecchia, già prima di arrivare a venticinque anni.
Perché vorrei scrivere, ma le mani non collaborano.
Perché mi sembra tutto banale e già detto, e andare avanti inutile.
Perché la vita non me la sono mica scelta io, chi mi ci ha messa - a me - proprio in questo mondo?
Perché scrivo a caso, e spero che nel disordine qualche senso ci sia.
Perché quel senso di completezza armonica e universale non so cosa sia e quindi che senso ha cercare di raggiungerlo.
Perché tutto tutto tutto quello che cerco di fare alla fine ha qualche difetto - che è dato dal fatto di essere fatto da me, è un difetto di marca. Ma e gli altri?
Perché questi altri mi stressano. Ma se non ci fossero mi mancherebbero.
Perché vorrei andare un sacco avanti, per poi voler tornare indietro.
Perché gli elenchi puntati mi aiutano a creare un senso, una stabilità finta che intanto mi annulla nella banalità.
Perché crescere, che fatica, però pensavo che a un certo punto ci si abituasse.
Perché la fame non passa mai, e l'angoscia del corpo aumenta sempre.
Perché un aiuto esterno, su certe cose, alla fine serve fin là.
Perché sono sempre imperfetta - e non è vero che si è perfetti con le proprie imperfezioni.
Perché mi girano le balle, e in qualche modo devo pur sfogarmi.