sabato 24 novembre 2012

contraddizione insita




E se fossi pazzo, Popi?

Da vicino nessuno è normale, Pomi.

Dico e non dico.

Sparli. Ed è cosa nota.

...

...

No, capiscimi Popi...  [Popi esala un sospiro e appoggia al suo fianco il lavoro a maglia cominciato l'anno precedente] Io dico una cosa. La sostengo. Ci ragiono, me ne convinco, la faccio mia... Ma appena me ne sono convinto, ecco che la posizione opposta appare e mi sconquassa. Mi scinde! Mi spinge a rimettere tutto in discussione, a riconsiderare, si impone su d

...

Ok: finisce che mi autocontraddico!

[Popi sbadiglia e lo guarda, annoiato. Attacca con tono erudito] Non è possibile che tu ti autocontraddica, Pomi: per farlo dovresti dire le due cose contemporaneamente: A e non A, e Aristotele...

Ascoltami, smettila con la tua filosofia! Io lo voglio lasciare. Non 

... È un esempio a caso o è realtà? [pare rianimarsi]

Affari miei

D'accordo.

Lo voglio lasciare. Mi ha offeso e trattato male. Mi ha fatto soffrire. Lo voglio lasciare. Ecco, ne sono convinto. Ci ho ragionato a lungo ed è la soluzione giusta.

Mi fa piacere! Finalmente hai iniziato a usare il cervello [un sorrisetto di trionfo gli attraversa il volto] e ora [si alza in piedi, pronto ad afferrare la giacca per uscire]

Ma io non lo voglio lasciare! [il sorrisetto si spegne e Popi si passa una mano sulla fronte, scoraggiato. Si risiede] Non posso. Non mi immagino senza di lui. Lo so, LO SO, che è così per tutti, che non è vero, che ci sono altri, che andrò avanti, che passerà presto, che le pene d'amore sono brevi, che tutto quello che vuoi... Ma io non... Non ci credo! Son pronto a lasciar perdere tutto

Pomi, ho forte sfiducia nelle tue facoltà cerebrali.

a lasciar perdere tutto. E allo stesso tempo persiste l'idea che ho ragione a volerlo lasciare... Ma ne ho altrettanta a non volerlo. Contemporaneamente. E non riesco a separare le cose.

...

sigh.

No, sai Pomi [Popi riprende il lavoro a maglia e inforca gli enormi occhiali]. Non è autocontraddizione, né tantomeno follia. Direi, anzi, [alza lo sguardo al disopra delle lenti e scuote un ferro da calza in direzione di Pomi] che sei enormemente presuntuoso a sostenerti tale. 

E cos'è, allora! 

Amore, Pomi. [non alza gli occhi dal lavoro e continua imperterrito] Nient'altro che amore.



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