domenica 6 novembre 2011

foglie e marciapiede




Pioggia di novembre. Cammino; borsa, ombrello, e piove. Non piove che dio la manda, non pioviggina: pioggia grigia che piove, piove e basta, ostinatamente. È veramente novembre. Credo mi piaccia abbastanza, nonostante preferisca ottobre. Che vuoi farci, ci sono nata, in ottobre. Le foglie diventano arancioni, in ottobre, e non piove in modo così triste. Pioggia di novembre...

Le parole girano in tondo nella mia testa come nel discorso di un vecchio, mentre cammino.
Il marciapiede è coperto di foglie bagnate, una schifezza. Ti abitui a camminare a Venezia, e tra ponti e acqua alta pensi di non aver più paura di niente, poi ti trovi su un marciapiede coperto di foglie bagnate e là son cazzi. Mi sento ridicola mentre cammino cercando parti di cemento scoperte dove posare i piedi per evitare di finire col culo per terra. Sai che figura, poi.
Tiro la sciarpa e la aggiusto attorno alla gola. È una bella sciarpa, rosso granata, che non usavo da tanto tempo. Era finita in chissà che armadio, erano quattro anni che pensavo di averla persa.

Mi piace camminare quando piove così. Se ho l'ombrello, ovvio, e una sciarpa attorno al collo. Vado con calma; a zig zag, ma con calma.
Mucchietto di foglie. Radici dell'albero che rompono il marciapiede. Beethoven, nona Sinfonia, terzo movimento. Goccia sulla guancia, lacrima sulla guancia.
Ho i brividi, ma non credo sia il freddo.

1 commento:

  1. Abbiamo sentimenti simili su questo mese tutto particolare.
    Buona serata.
    D.

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